Escursioni e itinerari
Luino
Luino è il centro più importante della sponda Lombarda del verbano. Posta presso la foce del fiume Tresa ed allo sbocco della valle Dumentina, si affaccia al lago dalla curva di un ampio golfo, dietro, la città, va continuamente estendendosi nella piana e sulle alture. E’ un vivace centro industriale, commerciale e turistico, il suo mercato del mercoledì è il più grande del lago Maggiore.
Di antica fondazione, Luino fu presidio romano con il nome di luvinum. Aspramente contesa nel medioevo, subì l’invasione dei franchi (590) che si arrestarono alle foci del Tresa. Annessa alla contea di Angera, passò ai Visconti che la cedettero in vassallaggio ai Rusca, ai Marliani ed ai Crivelli, fu per breve tempo degli Svizzeri (1513), finchè venne riscattata da Carlo V e compresa nel possesso spagnolo del ducato di Milano.
Passò quindi agli Austriaci (1714), ai quali passò dopo la parentesi Napoleonica. Pagine eroiche scrissero qui i garibaldini che il 15 agosto 1848 si opposero agli Austriaci soverchianti, riuscendo a cacciarli presso la locanda della beccaccia. Dove avvenne lo scontro fu innalzato un monumento a Garibaldi che è il primo d’Italia, eretto quando il condottiero era ancora vivo.
Luino diede, secondo una discussa tradizione, i natali a Bernardino Luini (1480-1532) che superò molteplici influenze pittoriche con uno stile proprio, fatto di grazia e di naturalezza. E’ pure di Luino il Beato Giacobino Luinese (1470), laico carmelitanoa cui si attribuiscono vari miracoli e sepolto nel convento da lui fondato.
Si entra in Luino per il maestoso lungolago a filari di platani. Sulla destra, oltre un recinto alberato, sorge la quattrocentesca Chiesa della Madonna del Carmine, fondata dal beato Luinese, poi rimaneggiata, il portale d’ingresso, preceduto da pronao, s’adorna nella lunetta, d’una terracotta protorinascimentale figurante la Madonna col Bimbo.
Nel ripristinato interno ad una navata, conservante alcune testimonianze dell’attività miracolosa del Beato Giacobino, la prima cappella sinistra reca alcuni labenti affreschi del 1540, ascritti a seguaci del Luini.
Proseguendo sul lungolago si raggiunge l’ampia piazza Garibaldi, centrodell’attivissimo e pittoresco mercato che ogni mercoledì richiama qui anche molti stranieri. A destra, troviamo il monumento a Garibaldi, (1867) dello scultore Alessandro Puttinati, a ricordo della sortita garibaldina del 14 agosto 1848, più innanzi, sempre sulla piazza, spicca l’elegante pronao della settecentesca Chiesa di San Giuseppe, costruita come cappella privata del Serbelloni, il cui imponente palazzo (ora municipio) segue subito dopo. Sulla piazza si affacciano altri edifici di dignitosa architettura; se ne vedono anche all’interno della vecchia Luino, impreziositi da qualche elemento decorativo.
Al centro del lungolago si innalza la dorata statua della Vergine, tutelare della cittadina, ma al di sopra di ogni altra cosa, attrae i nostri sguardi, l’incantevole panorama sul lago e sui monti. Da via Marconi si sale a destra alla parrocchiale, fondata da San Carlo Borromeo, a croce latina ed a tre navate, con un alto tiburio nei cui pennacchi figurano i quattro Evangelisti affrescati da Raffaele Casnedi.
Tornati in piazza Garibaldi, si raggiunge la piazza del risorgimento, (monumento ai caduti), quindi si prende la strada per il cimitero. In uno spiazzo sorge la Chiesetta romanica di San Pietro in campagna, rifatta nel 600 e nel 700, affiancata dal campanile originario, alleggerito da più piani di bifore e risalente al tardo secolo XI. Nell’interno a tre navate, è notevole, a destra in fondo, l’Adorazione dei Magi, attribuita a Bernardino Luini.
(liberamente tratto da “le meraviglie del lago Maggiore” guida
turistica edita da Reggiori) E’ un libro ricco di testi e di
illustrazioni che potrete acquistare nei negozi sulle isole Borromee e nelle località turistiche
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